
“Per chi cammini, tu?”, chiese il rabbino, incuriosito…
Il guardiano disse il nome del suo padrone. Poi, subito dopo, chiese al rabbino: “E tu, per chi cammini?”.
Questa domanda, conclude la storia, si conficcò nel cuore del rabbino…
E noi? Per chi camminiamo? Per chi sono tutti i passi e gli affanni di questa giornata? Per chi viviamo?
Possiamo vivere solo per qualcuno…..qualcosa…
Ad ogni passo, oggi, ripetiamo il Suo nome. Mai avremo avuto una giornata così leggera…gioia nei cuori!
.cuore anima e cervello, quante cose da mettere d’accordo per trovare l’equilibrio, mentre continuiamo a scappare, spesso da noi stessi che da altro.
Troviamo la felicità e ne vorremo altra o di diversa, come bimbi che con un giocattolo nuovo si dimenticano troppo in fretta di quello con cui giocavano poco prima….
…sprechiamo tempo a voler capire gli altri mentre non capiamo noi stessi, eppure troppo spesso abbiamo tutte le tessere davanti a noi…
chiare, anche se a volte è il destino che si mette di traverso, dimenticandosi di mettere sempre le ultime…
così finiamo per costruire qualcosa che resta là incompiuto…m
Fabulous blog
"Mi piace""Mi piace"